Satirici & Satireggiati

07 settembre 2017

ASPETTANDO IL 45° PREMIO SATIRA....

Con ospiti come Fiorello, Ficarra e Picone, Liza Donnelly - vignettista del Newyorker - il giornale francese Le Canard Enchaîné, i creatori di Le più Belle Frasi di Osho, l’Istituto LUPE, il fenomeno Umarells e tanti altri, presentati da Serena Dandini, a La Capannina di Franceschi di Forte dei Marmi il 16 settembre torna per il 45esimo anno consecutivo il serissimo Premio Satira che anche per il 2017 rinnova la sua missione: intercettare i professionisti della risata intelligente, dal cinema al fumetto, dalla TV al web, dando spazio a un altro modo di raccontare la realtà.

Un riconoscimento - che nell’albo d’oro annovera Roberto Benigni, Dario Fo, Carlo Verdone, Corrado Guzzanti, PIF - che per la sua quarantacinquesima edizione accende un faro sulla politica e l’attualità narrate con ironia e sarcasmo, premiando coloro i quali più degli altri negli ultimi 12 mesi hanno dato voce e acuta interpretazione ai fatti, attraverso la lente mai banale della comicità.

“La Giuria del Premio Satira è un osservatorio permanente su quanto di umoristico e satirico avviene attorno a noi” hanno dichiarato gli organizzatori. “E se un tempo era la carta stampata a tenere banco, via via si è passati alla tv e in anni più recenti al web. Così anche quest’anno la Giuria ha lavorato all’insegna dell’attualità, cercando i casi più meritevoli: dall’ultimo film di Ficarra e Picone L’ora legale che racconta in chiave satirica le elezioni per il sindaco di un remoto paesino siciliano, a Le più belle frasi di Osho, vero fenomeno mediatico della rete. Non mancano i casi curiosi come il libro di Alvaro Rissa (uno pseudonimo che cela il prof. Walter Lapini dell’Università di Genova)  che ha riscritto  un’antologia della letteratura greca e latina con tanto di testo in lingua a fronte dal titolo e dai contenuti quanto meno dissacranti: Il culo non esiste solo per andare di corpo. Non mancano anche le notazioni satirico-sociologiche di Danilo Masotti che  con i suoi umarells bolognesi ci restituisce un ritratto divertente non solo di un’età ma anche di una città.
Divertenti e innovativi anche i collage satirici dell’Istituto Lupe: un modo assolutamente innovativo e tagliente di sottolineare incongruenze e follie del mondo politico italiano”.

“Infine - last but not the least - il premio alla carriera per Fiorello. Dai suoi show all’Edicola Fiore: in un turbinio di battute, provocazioni  e satira. Da sempre. Nella stagione in cui un comico si fa leader politico, e non ci fa più ridere; nella stagione in cui impazzano demagogia, stupidità, luogo comune, Forte dei Marmi  celebrerà il leader dei comici che invece con la politica gioca, ironizza, satireggia. E ci fa ridere”.

Una manifestazione satirica di respiro internazionale non poteva restare esente dal fenomeno Trump a cui, contemporaneamente al premio, viene dedicato una grande mostra satirica – al Museo della Satira di Forte dei Marmi – che si protrarrà fino ad ottobre.

Una scelta d’attualità internazionale condivisa da tanti maestri di satira di tutto il mondo, che si è riverberata anche sulla decisioni della giuria. Non a caso a vincere la sezione grafica internazionale di questa 45esima edizione del Premio sarà Liza Donnelly, nota  disegnatrice satirica americana che collabora regolarmente da lungo tempo con il New Yorker e da anni commenta, con il suo tablet, in diretta per CBS News i grandi eventi Usa:  dagli Oscar, alla Convention Democratica, fino all’insediamento del Presidente Trump.


45° PREMIO SATIRA POLITICA FORTE DEI MARMI  2017
 Premiati
Carriera: FIORELLO  
Cinema: FICARRA E PICONE per “L’ora legale”
Giornale satirico: LE CANARD ENCHAÎNÉ (Francia)   
Disegnatrice satirica stranieraLIZA DONNELLY (USA)
Grafica satiricaISTITUTO LUPE
Libro: IL CULO NON ESISTE SOLO PER ANDARE DI CORPO. Antologia della letteratura greca e latina, di Alvaro Rissa, (Ed. Il nuovo melangolo)
Poesia satirica: GUIDO CATALANO  
Premio Pino Zac:  UMARELLS 2.0 . SONO TANTI, VIVONO IN MEZZO A NOI, CI OSSERVANO... E NOI OSSERVIAMO LORO, di Danilo Masotti, (Ed. Pendragon) 
Web: FEDERICO PALMAROLI - “Le più belle frasi di Osho”  
Tesi: VALERIO ZANDONÀ (Dottorato di ricerca - Univ. degli Studi di Macerata) per la tesi SATIRA E FASCISMO. RAPPRESENTAZIONI DEL CETO POLITICO TRA IL PRIMO DOPOGUERRA E IL CONSOLIDAMENTO DEL REGIME.
Premio Satira, La Storia. Una delibera della Giunta municipale di Forte dei Marmi, datata 17 agosto 1973, sigla l’atto di nascita del Premio “Forte dei Marmi” per la Satira Politica. Il premio nasceva in Toscana, culla di spiriti mordaci e anarchici, con l’ambiziosa intenzione di valorizzare chi osava sfidare il tabù dell’intoccabilità dei politici italiani, creando al contempo un intelligente legame tra il mondo politico e l’opinione pubblica. ll “Satira Politica”, grazie anche all’immediata attenzione della stampa, si caratterizzò subito come un Premio del tutto nuovo e anti-tradizionalista, originale e totalmente avulso alle atmosfere salottiere dei grandi appuntamenti stagionali della narrativa italiana, contribuendo a rinvigorire quell’inclinazione alle “pasquinate” che ha sempre contraddistinto il nostro Paese.

La giuria del Premio
Serena Dandini, Pasquale Chessa, Pino Corrias, Filippo Ceccarelli, Beppe Cottafavi, Massimo Gramellini, Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi, Cinzia Bibolotti, Franco Calotti, Roberto Bernabò.

Direzione artistica del Premio Satira e del Museo
Cinzia Bibolotti
Franco A. Calotti


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Ufficio Stampa HF4 – Marta Volterra marta.volterra@hf4.it +39.340.96.900.12

LA COSTITUZIONE DISEGNATA DA RO MARCENARO

Dopo l'anteprima di giugno arriva al Museo della Satira di Forte dei Marmi  la mostra “La Costituzione italiana disegnata da Ro Marcenaro” con le illustrazioni di tutti gli articoli. La mostra sarà visitabile fino al 1° ottobre.

Così come Benigni, nello spettacolo “La più bella del mondo” dedicato alla nostra Costituzione, paragona la Carta a una madre amorosa che ci protegge da ogni cosa, sottolineandone la grandezza e modernità, Marcenaro, nelle sue illustrazioni giocose e affollate dei personaggi più svariati, compie la stessa operazione culturale e con la stessa ironia. Ecco la nostra Repubblica, raffigurata da una graziosa fanciulla con la corona turrita in testa, – secondo la più classica delle rappresentazioni allegoriche – farsi paladina di tutti i nostri diritti, a seconda delle varie situazioni descritte dagli articoli, sempre con il felicissimo tocco umoristico di Ro Marcenaro. La osserviamo abbracciare religioni diverse; punire chi mette ostacoli sul percorso dell’uguaglianza e libertà dei cittadini; accogliere sotto le proprie braccia protettive chiunque collabori alla costruzione di un progresso materiale e spirituale del Paese; mettere fiori nei cannoni; farsi contadina in marcia con il Quarto Stato; ergersi a giudice; suonare strumenti musicali; fare girotondi con i lavoratori; dipingere; promuovere libertà di stampa e di pensiero e così via.
Sempre Benigni con un’immagine suggestiva ci racconta, che, a tendere bene l’orecchio, si può sentire dietro alla Carta il frastuono della democrazia, che è lotta e scontro di interessi legittimi, di valori e soprattutto di idee; bene, ci sembra di poter affermare, senza ombra di dubbio, che anche nelle illustrazioni azzeccate e divertenti di Marcenaro, in tutte le attività febbrili che si dipanano sotto ai nostri occhi, si sente lo stesso gioioso rumore di impegno comune per il bene comune che animò i Padri Costituenti.

Cenni biografici di RO MARCENARO
Nato a Genova nel 1937, vive e lavora a Stiolo di S. Martino in Rio (Reggio Emilia). Annoverato tra i pionieri del cartone animato in pubblicità, ha realizzato video, animazioni e filmati con tecnica mista con un proprio studio di produzione.
Ha realizzato molte campagne informative per Enti pubblici e privati, ha disegnato francobolli, ha illustrato molta letteratura, anche per l’infanzia.
Ha pubblicato disegni umoristici e illustrazioni su “Panorama”, “Il Venerdì di Repubblica”, “Sette” del “Corriere della Sera”, “L’Europeo” e su altri periodici e quotidiani. Innumerevoli le sue iniziative nel campo della satira, premiate al Premio Satira Politica di Forte dei Marmi.


INFO MOSTRA:
INFO MOSTRA:
1°settembre-17 settembre: tutti i giorni 17.00-23.00
dal 18 settembre al 1° ottobre: tutti i giorni 16.00-20.00

http://www.museosatira.it/mostre/costituzione/


TRUMPEIDE AL MUSEO DELLA SATIRA FINO AL 1° OTTOBRE


TRUMPEIDE
60 disegnatori satirici di tutto il mondo alle prese Con il nuovo inquilino della Casa Bianca
8 luglio - 1 ottobre 2017
Museo della Satira - Forte di Leopoldo I,  Piazza Garibaldi, Forte dei Marmi

E' in corso al Museo della Satira di Forte dei Marmi la mostra “Trumpeide”, con la partecipazione di 60 disegnatori satirici di tutto il mondo che dicono la loro sul nuovo inquilino della Casa Bianca.
Con i disegni di: Liza Donnelly, Pierre Ballouhey, Damien Glez, Doaa Eladl, Andrzej Krauze, Martyn Turner, Nadia Khiari , Pancho, Tom Janssen, Allegra, Aloi, Altan, Athos Careghi, Giovanni Gbeduschi, Benny, Beppe Mora, Luca Bertolotti e Michele De Pirro, Fabrizio Fabbri, Candia, Cecigian, Lido Contemori, D. Paparelli, Darix, Danilo Maramotti, Francesco Natali, Fabio Magnasciutti, F. Bianco, Franco Domenici, Filippo Frago, Giorgio Franzaroli, Marco Fusi, Gava, Gianni Audisio, Giuseppe La Micela, Emilio Isca, istituto lupe, Joshua Held, Lele Corvi, Leo, Walter Leoni, Luca Garonzi, Max Greggio, Marco De Angelis, Mario Airaghi, Massimo Presciutti, Mauro Biani, Paolo Marengo, Minoggio, Marilena Nardi, Mario Natangelo, Gianfranco Passepartout, Pat, Nico Pillinini, Luca Ricciarelli, Rob Grassilli, Roberto Mangosi, Tiziano Riverso,Sergio Staino, Stefano Disegni, Pietro Vanessi PV, Andrea Vassalle, Vauro Senesi, Vincino, e un un intervento in catalogo della scrittrice umoristica  Lia Celi.

Il “trumpismo” sembra aver messo le ali alla satira forse perché il mondo intero ha bisogno di ridere per esorcizzare la paura del tycoon diventato improvvisamente e inspiegabilmente re.
I disegnatori satirici che hanno accettato il nostro invito a partecipare alla mostra hanno impugnato la propria matita come un’arma per deridere Trump, per non soccombere al cospetto di un potere cieco e incontrollabile.
L’americana Liza Donnelly, firma del prestigioso New Yorker, ci presenta un Donald che sa pronunciare solo parole di odio e paura, che sembra, nonostante l’aspetto arrogante, un bambino ignorante e capriccioso, alle prese con un ruolo rivelatosi anche ai suoi stessi occhi troppo complesso; il burkinabé di adozione Damien Glez, ci mostra un Trump petroliere, ignaro dei problemi dell’Africa e negazionista sul cambiamento climatico e un Trump nelle vesti di un cupo e folle predicatore; l’egiziana Doaa Eladl paventa una guerra nucleare tra Usa e Nord-Corea o l’abolizione dei diritti sanciti dalla Costituzione, mostrandoci una Statua della Libertà che fa le valigie; la tunisina Nadia Khiari ironizza sulla messa al bando in Usa dei cittadini di sette Paesi musulmani; l’anglo-polacco Andrzej Krauze mostra Trump che gioca a mosca cieca con Gran Bretagna ed Europa; il francese Pierre Ballouhey disegna l’incontro-scontro tra il Papa e Trump; Il franco-sudamericano Pancho e l’olandese Tom Janssen fanno satira sulla contraddizione di voler riportare l’America ai fasti di un tempo mentre si trascura l’inquinamento ambientale; infine l’irlandese Martyn Turner gioca sui continui tweet, ovvero i “cinguettii, di Trump e l’espressione inglese “For the birds” (per gli uccelli), che significa in realtà “di nessun valore”.
La galleria che ci propongono i disegnatori italiani (da Altan a Vincino) poi, è una vera carrellata di battute al vetriolo sul sogno americano rovesciato con allusioni alle affinità con i dittatori del passato e del presente, fili spinati e limitazioni della libertà, muri, missili, armi e parole di odio sparse ai quattro venti.
Avrà ragione Lia Celi, che, nel suo divertente intervento in catalogo, scrive :
”Ci sono voluti meno di cinquant’anni per dimenticare quanto era brutta la poliomielite, finiremo per scordarci anche quanto faceva schifo Trump. Anzi, addirittura lo rivaluteremo, rispetto ai prossimi potenziali inquilini della Casa Bianca, che confermeranno quanto ci ha dimostrato l’elezione di The Donald: per diventare presidente l’importante è avere sulla testa qualcosa di simile a dei capelli e non averci dentro qualcosa di simile a un cervello”.
Questa mostra crediamo che contribuisca a mettere bene in luce quello che afferma il noto americanista Vittorio Zucconi e cioè che il secolo americano  finisce con Donald Trump, un Presidente che si lamenta di come l'America sia divenuta lo zimbello di tutti. Ma “nessuno ha mai riso dell'America”, aggiunge Zucconi, “se nel mondo si ride, si ride di Trump, non dell'America”.
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INFO MOSTRA:
1°settembre-17 settembre: tutti i giorni 17.00-23.00
dal 18 settembre al 1° ottobre: tutti i giorni 16.00-20.00
Catalogo disponibile in mostra e acquistabile nel Bookshop del sito web del Museo www.museosatira.com a partire dall’8 luglio.
Tel. Segreteria Museo c/o Comune di Forte dei Marmi:  0584 280262  (ore 8 - 14)